Grazie alla fatturazione elettronica lo Stato potrebbe incassare dall’Iva quattro miliardi, il doppio di quanto ricavato negli ultimi anni.
La fatturazione elettronica porta quattro miliardi provenienti dall’Iva nelle casse dello Stato. Decisamente avverso a commercianti e imprenditore, il nuovo sistema di fatturazione viene osannato dal Ministero dell’Economia, convinto di poter recuperare fondi preziosi da mettere a referto a fine anno.
Fatturazioni elettronica, i dati del primo semestre
Nei primi sei mesi di fatturazione elettronica i dati sono incoraggianti e le previsioni, basate sulle proiezioni, parlano di un indotto a fine anno che potrebbe portare quattro miliardi in più nelle casse dello Stato.
I possibili incassi derivanti dalla fatturazione elettronica
Nel primo semestre la media è stata quella di 350 milioni al mese circa e a fine anno i soldi provenienti dall’Iva potrebbero superare i quattro miliardi. Numeri importanti per i conti italiani, costantemente monitorati dall’Ue.
Fossero confermati i dati, come evidenziato da il Sole 24 Ore, il governo italiano si troverebbe di fronte al doppio di quanto incassato in media negli ultimi anni.
Fondi utili per ‘fare i conti’ con l’Unione europea
Il Mef si ritroverebbe così due miliardi circa non preventivati tra le mani che potrebbero fare decisamente comodo per consentire al governo di muoversi a cuor leggero (o quasi) tra i provvedimenti espansivi ipotizzati in questi mesi.
Commercianti divisi sulla fatturazione elettronica ma il peggio dovrebbe essere alle spalle
Ma le polemiche sulla fatturazione elettronica ancora non si sono esaurite. Tante persone continuano a criticare il nuovo sistema, definito poco intuitivo, poco rapido e con troppi passaggi che non dipendono direttamente da chi emette la fattura. Al momento il peggio sembra ormai alle spalle e la speranza è che nel corso dei prossimi mesi i risultati possano migliorare ulteriormente. Sia in termini economici che in termini di servizio.